Fusione GPT-CSEN anno 2016

GPT-CSEN Regolamento 2016

Da diversi anni il panorama cinofilo agilitistico in Toscana si è arricchito di molteplici manifestazioni: le gare del circuito ENCI, a partire dal 2005 il campionato Gran Prix Tuscany e dal 2011 le manifestazioni dello CSEN. Ogni circuito nel corso del tempo ha visto un’alternanza di presenze in ascesa o discesa. Gli stessi partecipanti negli ultimi anni chiedevano ripetutamente di ridurre il numero di weekend impegnati da manifestazioni cinofile, a ciò si è aggiunta la sensibile decrescita del numero di partecipanti in tutti i circuiti.

Per il prossimo anno sportivo 2016 il calendario prevede già un elevato numero di gare ENCI tali da lasciare pochi weekend a disposizione per consentire alle associazioni cinofile di organizzare gare di altri circuiti. Si è sentita la necessità di far nascere la cooperazione tra CSEN e GpT, infatti sono state tenute quattro riunioni alla presenza di vari capiclub dei centri cinofili toscani che hanno espresso parere positivo a maggioranza nel raggiungere tale obiettivo per il prossimo anno con la modulazione delle manifestazioni nei seguenti periodi:

  • dal 1 gennaio 2016 al 14 marzo 2016 manifestazioni del solo circuito GpT;
  • dal 15 marzo 2016 al 30 settembre 2016 manifestazione unificata dei circuiti CSEN+GpT;
  • dal 1 ottobre 2016 al 31 dicembre 2016 manifestazioni del solo circuito CSEN.

La cooperazione che viene a nascere tra CSEN e GpT nel periodo dal 12 marzo al 30 settembre farà nascere i seguenti adeguamenti:

– ogni conduttore è libero di scegliere a quale circuito iscriversi: al solo circuito CSEN, o al solo circuito GpT o ad entrambe. Prendendo in considerazione quest’ultima ipotesi se il binomio nel circuito CSEN risulta essere appartenente al grado JUNIOR dovrà obbligatoriamente partecipare al medesimo grado anche nel circuito GpT. Tale ragionamento è valido anche per il grado SENIOR, anche se nel circuito GpT esiste la libera scelta di gareggiare nel grado maggiore;

– la categoria AVVIAMENTO verrà sostituita dalla DEBUTTANTI del circuito GpT in quanto NON obbligatoria nell’organizzazione della gara CSEN (ctr. “l’organizzazione può prevedere”). Tale sostituzione è dedicata a cani con età superiore a 14 mesi impegnati in un percorso di 15 ostacoli, escludendo slalom, bascula, muro, gomma, largo e lungo, con altezze dei salti small 15 – medium 30 – large 40. La scelta viene dettata dall’elevato numero di partecipanti presenti nella categoria debuttanti e quello irrisorio dell’avviamento CSEN. Onde evitare malcontenti tra i partecipanti si rende obbligatoria la misurazione dei cani per la corretta attribuzione di categoria;

– la categoria JUNIOR viene adeguata al regolamento CSEN dal punto di vista delle categorie e altezze dei salti e quanto altro. Il binomio che partecipa ad ambedue i circuiti si adegua in toto al regolamento CSEN; chi partecipa al solo GPT gareggia con le altezze ENCI (small e medium), e al grado del GPT (se senior gareggia nei senior). Ad esempio un binomio senior GPT ma junior CSEN, se partecipa ad ambedue i circuiti, gareggia in junior;

– la categoria SENIOR viene adeguata al regolamento CSEN dal punto di vista delle categorie e altezze dei salti e quanto altro. Il binomio che partecipa ad ambedue i circuiti si adegua in toto al regolamento CSEN; chi partecipa al solo GPT gareggia con le altezze ENCI (small e medium), e ai livelli del GPT;

– i binomi della categoria VETERANI, prevista nel solo circuito GpT, gareggeranno nei giri della categoria debuttanti partecipando al solo circuito GpT.

– nell’organizzazione della prova i giudici dovranno necessariamente appartenere all’albo giudici CSEN i quali percepiranno compenso e rimborso spese come da regolamento CSEN;

– il concorrente che partecipa ad ambedue i circuiti dovrà essere regolarmente tesserato CSEN per l’anno in corso e in possesso del certificato medico in corso di validità. Tale certificazione sarà richiesta anche a coloro che parteciperanno al solo circuito GpT;

– la SEGRETERIA sarà gestita con due software in contemporanea, per gestire autonomamente ambedue i circuiti. La quota di iscrizione ad o ad entrambi circuiti viene fissata in € 15 per tutte le categorie (debuttanti, junior, senior e veterani);

– ogni circuito avrà la sua premiazione personalizzata: CSEN avrà le medaglie come di consueto e GpT avrà i suoi attestati o altro a discrezione dell’a.s.d. organizzatrice. NON verranno usate le medaglie CSEN per premiare il circuito GpT.

                                                                                                                                          GLAC
Gruppo di Lavoro per l’Agility Toscana

                                                                                                                               Marco Bernini
Maurizio Del Greco
Rosita Galli
Giovanni Gentili
Manuela Pannullo
Luciano Pucci
Andrea Turbanti

Agility Dog intervista a Rosita Galli da Francesca Petrucci

Agility dog: tra sport e divertimento

Intervista a Rosita Galli, titolare del centro “La Guenda”

Scritto da  Francesca Petrucci

Definizione vuole che per agility dog si intenda “uno sport cinofilo che consiste in un percorso ad ostacoli che il cane deve affrontare nell’ordine previsto, possibilmente senza ricevere penalità e nel minor tempo possibile”.

Prima di tutto occorre però un breve cenno alla storia di questa attività, nata in Inghilterra e ispirata al percorso ad ostacoli dell’equitazione. Siamo nel 1978 quando ha luogo la prima manifestazione ufficiale di “agility dog”, durante l’edizione del Crufts Show. L’obiettivo – senz’altro centrato – è quello di mostrare al pubblico la velocità e l’agilità dei cani. Fu un tale successo che già dall’anno seguente molti centri di addestramento cani inglesi offrivano il corso di per il nuovo sport che, dal 1980 appunto, fu riconosciuto dal Kennel Club come uno sport ufficiale attraverso la stesura di un regolamento.

In Italia l’agility è approdata nel 1988, sucitando subito anche qui un grande interesse. Il 1º gennaio del 1990 l’ENCI ha deciso di pubblicare un primo abbozzo di regolamento, per poi adeguarsi – un anno dopo – a quello internazionale della FCI: in questo stesso anno si sono tenute le prime gare nazionali.

Questo per capire, con un brevissimo cenno, dove e quando è nata l’agility dog. Per conoscere però qualcosa di più occorre rivolgersi a chi ha fatto di questo sport un mestiere da una passione, come Rosita Galli, titolare del centro cinofilo “La Guenda” di San Martino Ulmiano (Pisa). Rosita pratica questo sport dal 1993 – e lo insegna nel suo centro dal 1997 – e ha raggiunto grandissime soddisfazioni con i suoi cani, portando al successo Guendalina, west highland white terrier, Hero di Cambiano, border collie, Quinzie, west highland, Gheda, border collie, Ichy, barboncino nano; nel 2014 il suo Suni diventa campione Italiano di agility. Dal 2006 è iscritta all’Albo degli addestratori cinofili, nel 2008 ha conseguito la laurea in “Tecniche di Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila” presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Pisa e nel 2011 aggiunge anche il Master di Primo livello per istruttore cinofilo sempre presso l’Università di Pisa.

Come ti sei avvicinata a questo sport, che cosa ti ha attratto?

Mi sono a lungo occupata di esposizioni cinofile, però non mi piaceva che la valutazione del cane fosse soltanto estetica e soggettiva, così ho conosciuto questa nuova disciplina che era arrivata in italia da poco. In agility veniva valutato il lavoro del cane e quindi anche le sue capacità di apprendimento, di sintonia con il conduttore, un lavoro complesso da costruire nel tempo, è questo quello che mi ha attratto.

E quando è arrivato il desiderio di insegnare oltre a quello di praticare l’agility?

Mi sono subito resa conto che in provincia di Pisa non esistevano scuole di agility dog, e così ho deciso di “colmare quel vuoto”. Volevo che più persone potessero trovare un posto dove lavorare con i cani in maniera positiva e soprattutto divertendosi, perché il divertimento, lo dico e lo ripeto sempre, è alla base di tutto.

 

La Guenda infatti nasce proprio come primo centro su Pisa e provincia che si occupa di agility, che cosa è cambiato e si è evoluto nel corso degli anni in questa disciplina?

Sicuramente possiamo dire che non si tratta più soltanto di una vera e propria disciplina, vista esclusivamente come attività agonistica. Oggi, soprattutto per come la vedo io e per come la pratico nel mio centro, è prima di tutto un’interazione uomo-cane al cento per cento, quindi si torna all’importanza del divertimento. Ovviamente poi, a livello agonistico, sono molto migliorate le tecniche e quindi gli studi: nel corso del tempo senz’altro è cresciuta la velocità e anche la spettacolarità dell’agility dog.

Forse anche un po’ troppo…?

Dipende molto dal quello che vuole il proprietario dal proprio quattrozampe, ma quello che io dico sempre è che la cosa più importante è imparare a stare bene con il proprio cane, con reciproco divertimento, rispetto e svago, tutto il resto viene dopo. Che vada bene o male la gara non importa, anche perché dobbiamo considerare che il più delle volte gli errori sono nostri e non certo del cane, quindi la cosa importante è sempre quella di essere soddisfatti del lavoro svolto. Tornando alla domanda, ovvio che dipende dalla scuola di riferimento, è fondamentale che l’agonismo sia sempre svolto nel pieno rispetto del cane e delle sue capacità.

Che cosa dici ai tuoi allievi appena si avvicinano a questo sport?

Che il cane non è una play station, che è un essere vivente con sentimenti e bisogni, quindi bisogna prima di tutto accettare con umiltà l’idea di crescere insieme a lui. Se noi ci poniamo con umiltà nell’insegnare gli ostacoli al cane, sicuramente per lui sarà molto più semplice acquisire il lavoro che svolgerà con piacere, divertimento e grande possibilità di svago non solo fisico, ma soprattutto mentale di cui, non dimentichiamolo, il cane ha molto bisogno.

Cambiamo adesso “punto di vista” e assumiamo appunto quello del cane. Perché il nostro amico a quattro zampe dovrebbe “essere contento” di praticare agility?

Perché fondamentalmente è un’attività impostata sul gioco predatorio che al cane piace molto, ma non solo. Non dobbiamo dimenticare che in agility il cane non deve essere portato a esasperare la velocità e la frenesia del percorso, ma anzi deve apprendere l’importanza della concentrazione e della calma, sempre se fatto con il metodo giusto. Il cane impara anche ad attendere, ad autocontrollarsi senza subirne la frustrazione, a rallentare e accellerare in base al percorso e all’ostacolo. Può sembrare strano ma sono concetti molto importanti che poi si ritrovano anche nella vita quotiana e aiutano il cane a crescere e a trovare un equilibrio, senza considerare che aiutano moltissimo nell’ottenere un ottimo rapporto cane-conduttore.

 

Come si insegna a un cane a seguire un percorso a ostacoli?

In un buon rapporto cane-uomo la prima cosa è la motivazione, senza la motivazione non potremmo mai costruire nessun tipo di esercizio. Poi certo ci sono cose importanti in agility come il richiamo, il controllo, il resta o vari stop, che sono fondamentali.

La cosa da tenere bene presente è che il conduttore/proprietario deve avere pazienza nel costruire i vari ostacoli, senza esagerare, in modo che il cane li acquisisca in maniera positiva, senza stress ma solo con divertimento, senza esasperazione. Ovviamente ricordiamo che il cane impara sempre attraverso l’utilizzo della forma del gioco e del rinforzo positivo.

Tutti i cani sono adatti a fare agility?

Sì, tutti. Di qualsiasi taglia, qualsiasi età, qualsiasi razza e non. Certo occorre rispettare la fisicità e le possibilità di ciascun soggetto e chiedere in base ad esse lo sforzo commisurato, ma di fatto tutti davvero possono praticare questa attività.

E i proprietari?

Idem, vale o stesso discorso. Inoltre il cane ha una grande capacità di adattarsi a quelle che sono le caratteristiche fisiche del proprietario, proprio costruendo un rapporto di affinità e di legame.

 

Possono svolgerla anche i bambini?

Certo che sì. Secondo me è molto importante per far crescere insieme il bambino con il cane di famiglia, in modo da rafforzare il loro rapporto e il rispetto reciproco. L’agility inoltre aiuta moltissimo i bambini nel coordinamento fisico, nella capacità di orientamento ed esercita la memoria.

Ci sono dei rischi per il cane?

Dipende sempre da che tipo di attività vai a fare. Se fatta in modo esasperato certamente ci possono essere delle conseguenze. Su certe patologie invece è addirittura consigliato, perché va a rinforzare la struttura muscolare del cane diminuendo la sollecitazione articolare.

Tutto sta nel fare l’attività nel modo corretto ed equilibrato, senza esasperazioni che non giovano mai a nessuno.

Che cosa consigli a chi vorrebbe provare ad avvicinarsi a questo sport?

Pazienza. È la prima cosa; non pretendere subito dei risultati, ci vuole tanto lavoro e le risposte sono date in base al cane, ma non solo: dipendono anche moltissimo dal rapporto che c’è fra cane e proprietario/conduttore. Occorre ricordarsi che le caratteristiche fisiche e caratteriali del cane vengono sempre prima di tutto, e avere la pazienza di veder arrivare i risultati senza forzare i passaggi del lavoro.

 

Per chi ne vuole sapere di più:

www.laguenda.it

telefono 3483839362

info@laguenda.it

Lucca Enci 26-27 Settembre

Bellissime queste due giornate del Team La Guenda, in gara Enci, a Lucca, dopo lo stop estivo. Ottimi risultati con 2 Riserve di Cac per Annalisa e Rosita. Un bellissimo netto in Jumping di Aldo con Whisky. La foto in primo piano dice tutto!

New Entry a La Guenda

Nuovi Cuccioli a La Guenda, Skipper con Cecilia, Rosy con Maria Grazia e Rais con Rosita!!! Benvenuti

Csen Cecina 28/29 agosto

E ripartiamo con le gare …. con una bella tripletta di ori per Ichy! Brava Maria Grazia Cini che con Lupo porta a casa ben 4 ori e un argento in 2 giorni di gara, continuando a volare nella classifica senior 400 csen al primo posto; bel debutto di Aldo Pannocchia con Max e Whisky, con il quale conquista 2 ori e un bronzo. Avanti tutta!

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